LA LIBERTA’ DEL PESCE ROSSO

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LA LIBERTA’ DEL PESCE ROSSO

Maggio 2, 2023 Approfondimenti Blog News 0

Confesso che l’ispirazione mi è giunta, ascoltando le parole appassionate di un ex parlamentare dell’area del dissenso, per giunta collega, mentre disquisiva della Festa del 25 Aprile e dei suoi “derivati”, nella specie: iper dipendenza dalla NATO, il MES, il PNRR e tante altre parolacce sotto forma di acronimi senza senso.

Ad un certo punto, evoca il concetto della “ libertà del pesce rosso” ed improvviso come un conato di vomito, vedo tutta la mia vita davanti e quella dei miei figli, con un senso di ribrezzo intollerabile.

Mi ci sono proprio vista, capite? Il pesce rosso dentro la boccia, insieme a tanti altri pesci rossi, in un’amalgama colorato ed impersonale, in cui il pesce grosso mangia il piccolo ed ottiene anche tanto cibo dal padrone, che sta rigorosamente fuori dalla boccia e che si gusta la scena dei pesci rossi che si azzannano fra di loro.

Puah!

Eppure, è proprio così che siamo, gente, tanti pesciolini piccoli, sovrastati dal grande, che viene foraggiato letteralmente dall’esterno e quando quel pesce grosso inizia ad ingrandirsi eccessivamente, tanto da fuoriuscire dalla boccia, il padrone che fa? Lo estrae e ….lo cucina, perchè il pesce non può crescere più del padrone, non è tollerabile, non è sano per quel padrone, che deve essere l’unico al mondo a reggere le fila ed a controllare la crescita o la decrescita (per l’homo insapiens 2.20, una certa sinistra  quella decrescita la chiamava “felice”) dei pesci.

Ed allora, il padrone per ingrassare il proprio portafogli, farà incrementare il numero di pesciolini di natura più obbediente e lavoratrice, mentre quelli più ribelli li userà come cavie da laboratorio e li sottoporrà alla somministrazione di farmaci sperimentali, che purtroppo ogni tanto il pesce rosso lo fanno diventare di tutt’altro colore ed a pancia in sù.

Il pesce rosso in boccia non conoscerà mai i fiumi, i laghi, il mare, potrà respirare (sempre ci riuscirà) dentro l’acqua “viziata” di quel piccolo contenitore e se tenterà di scappare verrà sottoposto a terribili torture, in modo non gli venga più in mente di fuggire.

Talvolta, nasce un pesce rosso consapevole, che intravede la piscina oltre la boccia e si rende conto che il padrone nuota in una vasca molto più grande, in cui ci sarebbe posto per tutti i pesci rossi ed oltre.

Allora, il pesce rosso “consapevole” tenta di convincere gli altri pescetti, in modo da muovere tutti insieme la boccia e farla cadere in piscina, ma puntualmente la stragrande maggioranza del “pesciame” lo snobba o lo considera pazzo, così al pesce non resta che morire di inedia.

Verrà un giorno, tuttavia, in cui la casa del padrone verrà travolta da un’alluvione e quel pescetto rosso, salutati i compagni di boccia, una volta imbracciato metaforicamente un ombrello per salutarli definitivamente, si lancerà nel vuoto, raccolto dalle provvide acque della pioggia battente e …. liberooooo finalmente!

Ad maiora

VP