Anche questo dicevano che non fosse possibile!
È ormai noto da mesi lo studio svedese che ha dimostrato come in una linea cellulare epatica umana l’mRNA del vaccino Pfizer potesse essere trascritto,da una opportuna trascrittasi inversa, in DNA e quindi essere potenzialmente integrabile nel genoma cellulare con conseguenze ignote -“Intracellular reverse transcription of Pfizer mRNA vacciné in vitro in human liver cell line”pubblicato da MDPI- E ora abbiamo lo studio che conferma che proteina spike ed mRNA del virus Sars-Cov2 migrano e penetrano nel nuclei delle cellule potendo ben interferire col materiale genetico. https://www.biorxiv.org/content/10.1101/2022.09.27.509633v1
Ma il punto è: se lo fanno spike ed mRNA virali ovviamente vale lo stesso per quelli vaccinali. Chi confuta spieghi il perché e gli si darà un nobel solo per l’ “arrampicatio specchis”!
Cosa succede? Spike ed mRNA potrebbero agire sul nostro DNA. Per esempio la proteina spike avrebbe la capacità di interferire, inibendoli, con enzimi che riparano il nostro DNA https://www.mdpi.com/1999-4915/13/10/2056/htm articolo frettolosamente ritirato mentre l’mRNA nel nucleo potrebbe essere trascritto in DNA (tramite la trascrittasi inversa) ed integrato nel nostro genoma. Ricordiamo che non sono stati condotti studi sulla genotossicità e cancerogenicità di tali prodotti e questi nuovi altri studi rendono ancora più inquietante
tale manchevolezza. In sintesi questi profarmaci fanno produrre al nostro organismo -e non sappiano per quanto tempo e in quali cellule- una tossina. Per fortuna quando si tratta del virus le difese immunitarie lo eliminano prontamente, ma il vaccino aggira le difese (infatti l’mRNA del vaccino riguardante la spike è modificato rispetto a quello virale ) e può entrare, a causa della sua particolare composizione e per la via di somministrazione in tante cellule diverse e indurle alla produzione della spike, mentre il virus viene attaccato direttamente dalle cellule di difesa immunitarie (macrofagi e cellule dendritiche) e quindi elaborato per stimolare l’immunità specifica detta adattativa. Il contenuto del vaccino entra in tutte le cellule e ne determina la capacità di produrre la proteina spike che viene esposta sulla membrana cellulare e riconosciuta come estranea dai linfociti specifici che attaccano le stesse cellule che la espongono riconoscendola come estranea all’organismo, da qui il conseguente possibile danno e l’infiammazione.E questo è solo un altro dei meccanismi potenzialmente pericolosi, oltre quello di eventuale interferenza genetica, di questo nuovo approccio pseudovaccinale.
Mino Corniola – Presidente Associazione Arbitrium