IL VIRUS DELLA VERITÀ

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IL VIRUS DELLA VERITÀ

Giugno 16, 2024 News 0

A volte mi chiedo cosa accadrebbe se tutti i governanti del mondo, quelli che detengono le leve del potere, fossero colpiti dal virus della “verità”: quello che ti fa leggere persino il pensiero e devi necessariamente esprimere a parole ciò che la tua mente, in quel momento preciso, pensa.
A voi piacerebbe essere “vittime” di questa malattia? La malattia della verità: una patologia invero rarissima, contro la quale non esiste farmaco, antidoto, vaccino che tenga.
A quel punto, credo, non sussisterebbero più inganni od infingimenti di sorta e quei capoccioni, eletti o meno che siano (e sappiamo bene quanto gli attuali c.d. “onorevoli” non siano espressione del voto, espresso dal reale sovrano: il Popolo) verrebbero quasi tutti rimandati alla base, da cui sono partiti: alcuni direttamente alle fognature, che ancora oggi declinano ogni responsabilità, quasi imbarazzate di aver dato i natali a certi loschi personaggi.
Intendiamoci, la malattia colpirebbe trasversalmente ogni categoria e fascia di età dei “diversamente fanciulli” nostrani, seduti -anzi incollati- da tempo immemore sui più alti scranni delle nostre Istituzioni e strutture sanitarie nazionali. E così, in un immaginario e fantasioso gioco di “botta e risposta”, mi pare già di poterli sentire e vedere mentre tentano, entusiasticamente, di promuovere il nuovo elisir, che big pharma (o big arma?) ha prodotto, mentre la malattia della verità, prendendo il sopravvento, gli fa affermare (senza tema di smentita): “ … st’acqua de fogna ve la bevete voi, io ho solo istruzioni di pubblicizzarla come se fosse acqua santa, sennò mi fanno annà a pulire i cessi, altri che primario di st’ospedale del …piffero” .
Imbarazzo generale del conduttore televisivo di turno, che colpito anch’esso dalla patologia, che ti fa dire ciò che pensi, inizierà a balbettare. “ e ci credo che non lo berrai ‘sto calice amaro, manco io lo berrò, non voglio mica diventare come quella gran cafona di Barbara, che il grande capo si ripassa ogni sera, alla faccia della moglie che ruba li sordi agli italiani, facendo finta di lavorare per il paese…”.
A quel punto, scatta la rissa fra pubblico, intervistatore e intervistati, che a forza di mettersi le mani addosso, si contagiano tutti allegramente, fino a quando un bimbetto intorno ai 10 anni, che si era fino ad allora tenuto da parte, con un cellulare in mano, scatta una fotografia e la invia al Presidente della Repubblica, anch’egli vittima del virus della verità e che, a reti unificate ammette: “se semo giocati la Nazione, ma n’era mejo se quer giorno fossi annato fuori da li…. biiiiipppp”.

Sipario !

VP