IL RISVEGLIO DELLA CONSAPEVOLEZZA
“Il sonno della ragione genera mostri”, rifletteva mestamente Goya nel dipingere uno dei suoi celeberrimi quadri e “chi non conosce la storia è condannato a ripeterla”.
A questa ultima considerazione del politico e filosofo britannico Burke, risalente addirittura alla metà del XVIII secolo, verrebbe pure da aggiungere dietro suggerimento amico che chi -per contro- la storia la conosce, è condannato ugualmente a ripeterla, in conseguenza delle azioni (ed omissioni, in primis) di tutti coloro che ignorano gli accadimenti passati, le ragioni profonde, sottese alla loro nascita ed al loro svolgimento e si barcamenano, sopravvivendo, dopo aver imparato a memoria come obbedienti scolaretti lezioni di vita impartite dall’alto, scimmiottando, senza alcun pathos, privi di alcuna emozione autentica, stili e mode che mai potrebbero appartenergli.
Ahi.. che tristezza il volgo, quell’insieme indistinto di corpi e menti indottrinate !
Cosa esiste di meno “democratico” del pensiero misero di chi -spinto dalla massa informe, nutrita a base di “tivvù e demagogia”- si adatta perfettamente ed acriticamente ai comportamenti assunti dalla maggioranza .
Non è forse da ciò che nascono i totalitarismi?
Da distinguersi nettamente dai regimi dittatoriali, si badi bene, ove la massa è costretta a seguire i diktat di potere e non vi si adegua, se non in quanto obbligata.
Ed allora, laddove l’homo 2.20, che potremmo definire “pandemicus”, ha imparato ad adeguarsi ad un modus vivendi, dettato dalle élite, che reggono quali grandi burattinai i giochi terreni, può esistere un’esistenza connessa esclusivamente alla ragione ed all’anima? Ad un fuoco che brucia essenze ispirate esclusivamente a principi naturali ed inviolabili che, in quanto tali, nascono prima ancora della forma giuridica statale, del diritto positìvum, nella sua originaria accezione latina, di diritto “imposto” ?
Ritengo a ragion veduta, con buona pace dei tanti detrattori delle filosofie spiritualiste, che l’occasione che ci si è presentata innanzi da almeno tre anni a questa parte, sia quanto di meglio potesse accadere alla “persona umana”: all’essere che non è agìto da terzi, ma ispira la propria condotta al pieno e sacrosanto principio di autodeterminazione.
Quando mai avremmo potuto renderci conto di essere sempre stati eterodiretti in ogni ambito della nostra vita, se non nel momento in cui abbiamo aperto gli occhi di cuore e mente ed uscendo da quel sonno profondo, che crea mostri, abbiamo guardato in faccia la Dea più bella: la Verità, la madre di ogni Virtù e da quegli occhi profondi e specchiati non ci siamo più staccati?
Sono profondamente grata all’epoca storica, che mi ha dato i natali e non posso che rendere merito e onore a tutte le valorose e indomite Anime sorelle, che ho rinvenuto ed alla quale mi sono unita, con un afflato tanto profondo e magnetico, da renderci calamite inseparabili.
La Luce della speranza di una vita più adatta ed ispirata alle nostre essenze animiche non ci abbandonerà mai. Siamo semi di consapevolezza che da lassù sono stati lanciati per dare vita a rigogliose e piene esistenze, forgiate grazie all’Amore: il motore che tutto muove in questo sconosciuto Universo ed al quale non potremo che tornare, come l’onda del mare che non si stanca mai di abbracciare la riva.
Il risveglio da quel sonno, che aveva ispirato il famoso artista settecentesco, ricordato in incipit, non può che dipendere da NOI e mai dall’IO inteso come individuo avulso dal resto delle esistenze umane.
Il “NOI” è esattamente il concetto contrario a quello dell’egoico individuo, che si nutre e pasce esclusivamente del proprio arido riflesso.
Il lemme NOI, letto partendo dall’ultima lettera diventa “ION”, a cui aggiungendo la vocale “o” diviene “IO No” !
NOI = IO NON sarò più solo, perchè consapevole che solo dall’unione fra simili nascerà la vera Conoscenza e solo conoscendo, posso Amare.
Ad maiora…
V.P.